23 novembre 2008

Trama del film 2

Questa è l'idea avuta dalla Marta: Al momento l'unica.

SCRIVETE SOLO COMMENTI UTILI SU QUESTO POST. TUTTI I COMMENTI CHE NON CONTRIBUIRANNO A MIGLIORARE QUESTA TRAMA VERRANNO CANCELLATI.
Capisco che molti si vorranno complimentare con la Marta, ma sarebbe meglio che lo facessero nel post dedicato.

La protagonista, Judith, è la narratrice e racconta della sua esperienza quando è ormai vecchia, le parti in grassetto sono i suoi pensieri e le altre sono le scene in cui sì vedrà lei in una stanza mentre scrive e legge ad alta voce quello che scrive... le altre parti sono la vicenda avvenuta quando lei era giovane.


Era una sera tranquilla, da pochi giorni il gelido vento di gennaio aveva portato con sé i primi giorni di un freddo nuovo anno, l' anno 1823. Il lume illuminava la stanza, le ombre tremolanti e la quiete di quel venerdì sera si spezzarono con quel suono, un suono che avrebbe cambiato la vita di due famiglie, la famiglia Hellman e la famiglia Closer, un suono che mi avrebbe cambiato la vita.


Din don, suona di un campanello; la signora Mary Cleare corre alla porta, la apre e accoglie gli ospiti.


Mia madre era agitatissima quel giorno, sembrava che dovesse ospitare chissà quale re o regina, aveva passato tutto il pomeriggio a cucinare e a vestire me e mio fratello, il piccolo Blake; voleva che tutto fosse perfetto.


Gli ospiti entrano nella sala da pranzo e iniziano ad accomodarsi a tavola. Mary, scocciata per l'assenza del marito, lo chiama più volte, ma questo non gli risponde. Quindi si affretta a salire le scale per andare a cercarlo al piano di sopra. Salite le scale, si sente un leggero scricchiolio dovuto all'apertura di una porta e poi, tutto ad un tratto un urlo.


Ricordo quell'urlo come se fosse ieri. In pochi secondi la voce di mia madre si diffuse in quella gelida casa attraversando tutte le pareti e giungendo diretta al mio cuore, ebbi un sobbalzo e subito capii che era successo qualcosa di molto grave.

I coniugi Closer si alzano di scatto e insieme a Judith e Blake corrono velocissimi per le scale fino ad arrivare al piano superiore dove, arrivato per primo, Giorg trovò davanti a sé Mary in lacrime davanti al cadavere del marito coperto di sangue disteso su quel bianco pavimento; Stephanie cerca con il suo shalle di coprire gli occhi del piccolo Blake per risparmiarlo dalla vista di quella trucida scena.


Ricordo precisamente quegli attimi, mio padre, disteso sul pavimento del bagno, coperto da uno straccio che li avvolgeva saldamente la vita, ricoperto di sangue, il volto rivolto al soffito, gli occhi socchiusi, un espressione terrorizzata, un espressione di un uomo impaurito e indifeso, che non ha saputo come reagire, era lì immobile, disteso, su quel pavimento macchiato di rosso che non mi avrebbe mai restituito mio padre, un uomo che per me era tutto.


Judith scoppia in lacrime e Giorg con l'aiuto di alcuni camerieri sposta il cadavere in una stanza e lo distende su un letto. La famiglia nel frattempo si riunisce nel salotto e cerca di consolarsi tra singhiozzi, lacrime e lamenti.


Come se quella disgrazia non fosse bastata, Giorg, quell'uomo disgustoso, avendo passato tutta la sua vita a vantarsi di discendere da una famiglia di investigatori, decise, di sua spontanea iniziativa di prendere in mano la situazione e “investigare”. Iniziò così una serata infernale in cui quell'uomo cercò di scoprire chi aveva ucciso mio padre.


Giorg raggiunge i familiari in salotto e raggruppa tutte le persone presenti in casa al momento della strage e prova a fare chiarezza su quello che poteva essere accaduto quella sera.


Le candele illuminavano tutti i nostri volti, eravamo seduti su quelle scomode poltrone in cerchio, eravamo tutti lì, immobili; singhiozzi e lamenti facevano da sfondo a quell'irritante voce di Giorg che accusava invano una ad una tutte le persone presenti, inventando stupidi motivi per i quali mio padre, Philips Hellman, quel freddo venerdì sera era stato ucciso.


Ci si ritrova così bloccati in quella casa con Giorg che cerca di ricostruire i fatti; molta gente vaga per tutta la casa, chi per cercare prove e, chi come la signora Mary e il signor Giorg cerca di trovare un luogo adatto per nascondere il proprio nido d'amore; luogo in cui verranno scoperti da Judith.Nel frattempo Elisabeth, madre di Mary, stringe un accordo con la signora Closer per cui il piccolo Blake sarebbe andato a vivere da loro nel periodo in cui la famiglia Hellman avrebbe cercato di riprendersi da quella perdita.


Odiavo la mia famiglia, la odiavo con tutto il mio cuore, l'unica persona a salvarsi era mio padre e il mio fratellino, in quel periodo ancore, per sua fortuna troppo giovane e infantile. Siamo sempre stati una famiglia molto agiata economicamente, e io odio esserlo perché questo aveva influito sul nostro comportamento, in particolare su quello di mia madre e di mia nonna. Vivevamo in un ambiente molto ricco, frequentavamo un mondo di persone stereotipate, prive di principi, in cui contava solo l' apparenza e in cui dei tuoi sentimenti non gliene importava niente a nessuno. Odiavo l'ambiente che ero costretta a frequentare e odiavo la mia famiglia.


Dopo, in un intensa notte a casa Hellman, i coniugi Closer abbandonano la casa portando con se Blake; Judith saluta con un forte abbraccio il fratellino e colma di lacrime vede davanti a se chiudersi la porta di casa.


Troppi fatti erano accaduti quel venerdì sera dell'anno 1823, quella notte, quella gelida notte d'inverno, quella notte in cui avevo scoperto la relazione di mia madre con Giorg, quell'uomo da me tanto odiato, in cui avevo visto il mio fratellino adorato andare provvisoriamente a vivere coi coniugi Closer, quel provvisoriamente che è divenuto un per sempre, da quel giorno infatti non rividi mai più mio fratello, adottato da quella famiglia. Pochi giorni dopo persi anche mia nonna, ma di quello ad essere sincera non me ne dispiacque troppo, mia nonna era come mia madre, e io non la sopportavo. In quei giorni erano successe troppe cose sconvolgenti che quell'uomo, con quello sguardo innocente sdraiato sul pavimento di quel bagno era stato dimenticato; in poco tempo tutti si erano scordati di quella morte, e avevano smesso di cercare il colpevole. Ma io quella notte no l'ho dimenticata, non ho scordato gli occhi spaventati di mio padre quando mi vide sull'orlo della porta del bagno con una rivoltella impugnata con la mano tremolante pronta a sparare a quell'uomo che ho troppo amato, a cui ero troppo affezionata per vederlo soffrire e vivere in un ambiente e in una famiglia tanto disgustosi e ripudianti che non erano quelli in cui lui avrebbe desiderato vivere. Mio fratello stava giocando col nostro cane, mia madre aveva appena finito di incipriarsi, io ero appena uscita dal bagno e avevo appena gettato la rivoltella dalla finestra quando quel campanello suonò.

Fine



Ora, forse la trama non sarà molto chiara alla prima lettura, con le seguenti informazioni capirete molto di più:

Famiglie:

  • Hellman: La madre: Maryclare detta Mary. Il padre: Philips. Una nonna: Elisabeth, madre di Mary. Un figlio, circa 7 anni. Una figlia di una ventina d'anni: Judith.
  • Closer: Giorg e Stephanie.
Ora spero che capirete di più.

Scrivete tutte le domande, i suggerimenti e le critiche a questa trama. Ma vi prego, almeno in questo post, di scrivere solo commenti costruttivi e di evitare assolutamente cacchiate (ogni commento del tipo: Bello!/interssante/brava/ecc non è ammesso).


Sappiate che fino a che non si devono creare oggetti in 3D tutto è possibile in effetti speciali.


9 commenti:

  1. cm discutevo kn ale...penso ke bisognerebbe aggiungere 1 specie di introduzione x introdurre la società del tempo ke la tipa odiava....e tipo alkuni dialoghi in più x gli attori...

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  2. ci sarebbero da inserire un po' piu di personaggi perche il bambino e la nonna si esclude che possano uccidere...magari qualcuno su cui all'inizio cadono tutti i sospetti...non so ma nel complesso è una buona storia

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  3. o tipo un flash con la vita della famiglia quando la protagonista era piccola.. cosi fa capire che li odiava

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  4. si ma per far capire un flash back devi farlo tipo un po' sfumato e non so se i nostri registi lo sanno fare perchè senno non si capisce

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  5. I REGISTI SANNO FARE TUTTO, CHIARO?!?

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  6. sono daccordo con tutte le idee che sono venute fuori ache dagli altri: una introduzione flash bach non è male anche per capire esattamente l'abiente.. inoltre l'aggiunta di più personaggi può servire non solo a intrecciare la storia, ma a far partecipare anche più persone.. quello che mi viene in mente è aggiungere qualche scena come la madre che va a far la spesa al mercato con una cameriiera e una sua "amica" ma non può spendere tanto quindi rimprovera,di nascosto, la cameriera se prende cose troppo costose che poi deve pagare e non può lasciare senno fa brutta figura con la sua amica..
    così nella scena del mercato possiamo mettere quante comparse e personaggi vogliamo, c'è da divertirsi con costumi e si capisce anche meglio il contesto sociale della famiglia.
    alla fine è venuta fuori una traggedia bisognerà fare però molta attenzione alla recitazione perchè serve mantenere sempre la stessa nota senza cadere nel tragi-comico.. (qui la potenza dei registi che si divertiranno a dire STOOOOP!!! la rifacciamo!)

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  7. Allora, io volevo spiegare perché non va assolutamente bene aggiungere qualcosa all'inizio. Avete notato l'ultima frase "...quando quel campanello suonò."? Ecco, a me piace moltissimo questo richiamo alle prime parole ( se studiassi un po' più poesia potrei stupirvi con la nomenclatura esatta ) e aggiungendo un inizio diverso si rovinerebbe tutto. E ciò ho deciso che non deve accadere. E da questo mi è venuta l'idea del flashback ( una settimana prima di tutti voi..muahahaha...scherzo ovviamente ).
    Non è che ora che i primi commenti sono stati censurati non scrive più nessuno, vero?

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  8. sono daccordo col regista di sta ceppa che ha evidenziato alcuni elementi fondamentali proprio per una buona regia.. però si al flashback che spiega il contesto sociale. la scena che ho descritto io è la prima che mi è venuta in mente se non vi piace la si può cambiare. poi starà ai registi decidere dove inserirla.. ma cosa ne pensano i registi più giovani? pietro e riccardo? se non riescono a interfacciarsi con questo portale di creatività teneteli aggiornati telefonicamente e raccogliete le loro opinioni, o meglio: insegnate loro a regitrarsi.. (parlo ai registi senior: pippo, caparezza e terminetor)

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  9. Non h capito molto della storia ma sono d'
    accordo con tutti, io invece farei una scena tipo mercato però in cui si enfatizza questa famiglia schifosa.

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